Il Museo del Mare  di Capoliveri nasce nel 2014 per valorizzare il mare dell’Isola e ospita una mostra sul Relitto del Polluce, naufragato nel 1841 nelle acque di Capo Calvo, perdendo in mare un carico di monete d’oro e d’argento e un ingente tesoro di gioielli e preziosi. Questo carico, il cui recupero è iniziato attorno al 2000, è oggi esposto nel museo, insieme ad oggetti della vita di bordo.

La Miniera di Calamita, invece, chiusa dai primi anni 80, racconta una storia di fatica e sudore, attraverso gli scavi ancora aperti, gli impianti non più in funzione e una storia, che fin dagli Etruschi ha visto l’uomo combattere e modellare il paesaggio.

La storia del cinema-teatro Flamingo, invece, inizia attorno agli anni 50, quando, subito dopo la guerra, viene aperta la prima sala cinematografica, simbolo di un’Italia che rinasce e si apre al mondo. Le varie crisi degli anni 70 coinvolgono però anche questa struttura, che resta chiusa dalla fine degli anni 70 fino al 2014, quando, completamente restaurata, diventa il luogo simbolo dell’incontro e del ritrovo, dedicato  agli “Elbani nel mondo”, cioè a tutti quelli che hanno abbandonato l’isola per cercar fortuna, senza mai dimenticare la propria terra.