Colazione al caffè degli Specchi

A dare il nome al caffé tanto amato da letterati del calibro di Joyce, Svevo e Kafka, fu l’idea del primo gestore del locale, di ricoprire le pareti con incisioni, realizzate su specchi recanti ciascuno il ricordo di un fatto storico verificatosi in Europa nell’Ottocento. Inoltre, gli specchi avevano il gran pregio di dare luminosità al locale anche alla flebile luce del tramonto, consentendo così il prolungamento della permanenza dei clienti nel locale senza l’uso di lampade ad olio.
Ai giorni nostri, dei molti specchi che erano affissi alle pareti (e che vennero sottratti a più riprese dai diversi eserciti d’occupazione di passaggio in città) ne rimangono esposti soltanto tre originali, mentre gli altri sono conservati in luogo appartato per proteggerli dall’umidità e dalla salsedine.

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